Verbale riunione 18-04-2007

Consiglio Direttivo SAIt

 

18 aprile 2007

 

Firenze, Collegio degli Innocenti

 

Verbale da approvare 

 

Presenti: Serio, Bono, Bonoli, Caputo, Chinnici, Cutispoto, Lo Presti, Mazzucconi, Misiano; invitati: Buonanno, Fusi Pecci, Mazzoni, Oliva.

 

Assenti: Barbieri, Gomez.

 

La seduta si apre alle 14.00. Il Presidente dà il benvenuto ai neoeletti Buonanno, Fusi Pecci e Mazzoni che d’ora in avanti sono invitati a partecipare alle sedute del consiglio in carica per il 2007.

 

Dà quindi la parola a Oliva, che interviene in qualità di neoeletto membro del Board dell’European Astronomical Society; questi riferisce dei progetti dell’EAS e sollecita la SAIt a individuare potenziali progetti di collaborazione. Interviene Caputo che riassume le finalità dell’EAS ed auspica una maggiore futura interazione con la SAIt. Tutto il Consiglio si esprime favorevolmente su questa prospettiva ed il Presidente suggerisce di delegare i contatti con l’EAS ad un membro del CD, eventualmente cooptato, che potrebbe essere lo stesso Oliva, il quale dà la propria disponibilità, precisando tuttavia di voler mantenere la neutralità necessaria per il ruolo che ricopre all’EAS.

 

Il Presidente aggiorna quindi i presenti sul contenuto della relazione che presenterà in assemblea, sottolineando la migliorata capacità della SAIt di rappresentare la comunità astronomica italiana, la crescente qualità delle pubblicazioni, gli importanti progressi nei rapporti con il Ministero PI; evidenzia inoltre come il principale problema appaia in questo momento quello della membership, scarsa soprattutto nella rappresentatività delle nuove generazioni.

 

Il Presidente riferisce inoltre di alcune iniziative in corso che saranno ereditate dal nuovo consiglio, in particolare i rapporti con la Société Française d’Astronomie et Astrophysique, con la quale si vorrebbe realizzare qualche forma di collaborazione in occasione del centenario della morte di J. C. P. Janssen nel 2008.

 

Il Presidente aggiorna infine sui progetti editoriali in corso, ovvero un volume sulla storia della Società degli Spettroscopisti e la pubblicazione delle lezioni del socio Castellani, di recente scomparso, in omaggio alla sua figura; tali progetti, già deliberati dal Consiglio Direttivo nelle sedute precedenti, saranno dunque ereditati dal nuovo Consiglio.

 Allo stesso modo, il Presidente aggiorna i neoeletti del progetto di riordino dell’archivio della SAIt, comunicando che è stata affidato a Cutispoto il compito di una apposita ricognizione negli archivi di Catania.

 Misiano presenta la richiesta di nominare socio onorario della SAIt la dott.ssa Davoli, in riconoscimento dell’importante sostegno e contributo che la dott.ssa Davoli ha dato affinché venisse riconosciuta a livello ministeriale la dignità e l’importanza dell’insegnamento dell’astronomia nella scuola.

 Dopo breve discussione, la proposta viene accolta; allo stesso tempo, Buonanno propone di pensare in futuro ad un riconoscimento da dare per meriti speciali, riservando il titolo di socio onorario solo alle personalità distintesi per meriti scientifici.

 Il Segretario aggiorna quindi sui bilanci 2006 e 2007 che, dopo breve esame delle voci in entrata ed in uscita, vengono approvati all’unanimità.

 Bònoli presenta l’iniziativa di una mostra storica da tenersi nel 2009 a Roma; Chinnici descrive brevemente il progetto e chiede il patrocinio, che viene concesso.

 Fusi Pecci richiama l’attenzione sul ruolo che la SAIt può svolgere nel delicato attuale momento dell’astronomia italiana, a seguito delle recentissime dimissioni del Presidente dell’INAF e propone che la SAIt offra uno spazio di discussione e di confronto alla comunità astronomica in vista del futuro, in modo anche da offrire elementi alle istituzioni, come il Ministero, che decideranno le sorti dell’INAF. La proposta viene accolta e si discute l’idea di organizzare una eventuale giornata di dibattito e di confronto tra le varie parti.

 

La seduta si conclude alle 18.00, dopo aver effettuato una pausa dalle 15.00 alle 16.30 per consentire la partecipazione al dibattito sul problema del precariato, come previsto dal programma del congresso.