La SAIt oggi
La SAIt oggi
Contributo del Vicepresidente Flavio Fusi Pecci
PREMESSA
La Società Astronomica Italiana (SAIt), consapevole del ruolo educativo e culturale della scienza, è impegnata a promuoverla, a diffonderla e a creare fiducia in essa.
I mezzi utilizzati per raggiungere gli obiettivi sono molteplici: convegni, scuole di formazione per docenti, scuole di orientamento e stage formativi per gli studenti, eventi, pubblicazioni, premi, collaborazioni su progetti e iniziative condivise con altre società scientifiche nazionali ed internazionali, soprattutto con le Istituzioni, con gli Enti di Ricerca (EPR), le Università e le associazioni territoriali che condividano le finalità educative e formative contenute nello Statuto della SAIt.
La Società Astronomica Italiana è riconfermata dal MIUR quale Ente Qualificato per la formazione del personale della scuola ai sensi della direttiva n.170 del 21 marzo 2016. È inoltre accreditata presso il MIUR per le iniziative di valorizzazione delle eccellenze, con decreto n. 805 del 9 giugno 2021 fino all’a.s. 2023/2024.
Per notizie più dettagliate, si rimanda al sito della SAIt ( www.sait.it ), al sito del Planetario “Pythagoras” della Città Metropolitana di Reggio Calabria ( www.planetariumpythagoras.com ), al sito delle Olimpiadi Nazionali di Astronomia ( www.olimpiadiastronomia.it ), ai siti delle sezioni regionali accessibili dal sito nazionale della SAIt.
LA STORIA
La Società Astronomica Italiana (SAIt sito web www.sait.it ) è fra le più antiche società scientifiche del mondo (la prima in assoluto di Astrofisica), essendo stata costituita il 5 ottobre 1871 quale Società degli Spettroscopisti Italiani, per riunire gli astronomi che si occupavano di un nuovo modo di osservare le stelle (quelli che in termini attuali sarebbero stati definiti astrofisici). Contemporaneamente, fu iniziata la pubblicazione della rivista Memorie della Società degli Spettroscopisti, prima rivista scientifica al mondo espressamente dedicata all’Astrofisica.
Nel gennaio del 1920, visto che ormai tutta l’Astronomia era divenuta Astrofisica, fu deciso di aprire la Società a tutti gli studiosi di Astronomia e contemporaneamente fu mutato il nome della Società e della pubblicazione, che divenne Memorie della Società Astronomica Italiana.
Il 10 giugno 1939, con R.D. n. 1229, la Società fu eretta ad Ente Morale e ne fu approvato lo statuto, poi modificato e approvato dal Ministero dei Beni Culturali e Ambientali, ente controllante, il 20 dicembre 1993. Nel 1975 ebbe inizio la pubblicazione di una nuova rivista, il Giornale di Astronomia, a dimostrazione del nuovo corso della Società, non più unicamente diretto alla ricerca scientifica, ma anche alla didattica e alla divulgazione, per dare esecuzione all’articolo 1 dello Statuto che recita: “La Società Astronomica Italiana ha lo scopo di promuovere e diffondere gli studi e la conoscenza dell’Astronomia quale scienza dell’Universo ...”.
Attualmente la SAIt ha circa 400 iscritti (professionisti, insegnanti, appassionati etc.)
Seguendo la sua lunga tradizione storica, improntata a quanto indicato nell’art. 1 del citato Statuto, la SAIt promuove e attua le seguenti attività:
1. Congressi e Convegni scientifici
Ogni anno la SAIt organizza il proprio Congresso Nazionale, finalizzato a fare il punto della ricerca scientifica astronomica in Italia, con sezioni dedicate alle varie specializzazioni astrofisiche e alla didattica ed alla divulgazione dell’Astronomia.
Nelle sessioni scientifiche viene data la possibilità ai soci professionisti (astronomi, universitari) di confrontarsi e riflettere sul progresso della propria attività di ricerca. Uno spazio consistente è riservato ai contributi dei ricercatori dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF), e di altri organismi di ricerca nazionali e internazionali (ASI, ESA, ESO, CERN, ecc.) con i quali la SAIt intrattiene rapporti di collaborazione, soprattutto con i rispettivi uffici impegnati nei settori della didattica e della divulgazione.
Alle sessioni scientifiche si affiancano sessioni dedicate alla didattica, alla formazione dei docenti, alle attività storiche e museali, alla divulgazione scientifica. In queste sessioni vengono trattati argomenti multi-disciplinari che i docenti possono utilizzare all’interno della loro programmazione didattica. Il dibattito non prescinde da quelle che sono le indicazioni nazionali previste dalla riforma della scuola (la così detta “Buona Scuola”).
2. Didattica: formazione – orientamento
La SAIt è impegnata da molti anni in una sfida che è, nello stesso tempo, affascinante e impegnativa: rendere le discipline scientifiche più attraenti e coinvolgenti per gli allievi, attraverso l'attuazione di percorsi didattici a contenuto storico-scientifico, orientati all’inserimento della scienza in un contesto interdisciplinare.
La SAIt, utilizzando il potere emozionale che l’astronomia suscita e le potenzialità offerte dalla sua intrinseca natura multidisciplinare, vuole essere un ponte tra queste due realtà. Si propone quindi come spazio di incontro, ricerca, progettazione e formazione dei docenti.
La SAIt, nell’ambito del Protocollo d’Intesa stipulato con il MIUR - Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici e la Valutazione del Sistema Nazionale di Istruzione, in collaborazione con l'Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF), organizza la Settimana Nazionale dell’Astronomia. Grazie alla curiosità e al fascino che suscita nei giovani, l'Astronomia rappresenta un valido strumento per combattere la tendenza negativa di abbandono degli studi di area scientifica.
Oltre a numerosissime iniziative estemporanee che ogni anno vedono impegnati i soci, come decine di conferenze pubbliche in tutta Italia, lezioni specialistiche presso le scuole e numerose manifestazioni in cui il pubblico viene invitato ad osservare il cielo, la SAIt ha deciso di concentrare la sua attenzione sull’aggiornamento degli insegnanti, che solo raramente hanno l’astronomia nei loro curricula universitari.
Quindi già da molti anni organizza scuole di aggiornamento residenziali. Per metter in risalto la specifica multidisciplinarietà dell’Astronomia le scuole, pur privilegiando insegnanti di materie scientifiche, sono da sempre aperte ad insegnanti di qualsiasi materia. La prima in ordine di tempo è quella che si svolge in Calabria ( da 26 anni ha sede fissa in Luglio a Stilo – RC ), dedicata ai docenti della Scuola Media Superiore.
L’interesse e il gradimento riscosso da queste scuole sono dimostrati dalle numerose richieste di attivazione di iniziative analoghe in altre località italiane (Liguria, Piemonte, Veneto), ma trovano un ostacolo nella mancanza di risorse finanziarie a cui attingere per la loro realizzazione.
Per differenziare l’offerta formativa, da 10 anni è stata attivata una scuola estiva (Luglio – Settembre) nazionale denominata “A Scuola di Stelle”, riservata a 30 studenti più meritevoli delle Scuole Secondarie di II grado di tutt’Italia, selezionati in base al loro curriculum scolastico. La partecipazione è gratuita per i ragazzi selezionati, con a loro carico solo il costo del viaggio. La possibilità di poter usufruire di finanziamenti specifici permetterebbe di ampliare l’offerta con l’apertura di nuove scuole estive per la cui realizzazione riceviamo pressanti richieste da parte degli studenti, dalle loro famiglie e dai docenti.
3. Eccellenze: Olimpiadi nazionali e internazionali di Astronomia
Dal 2006, la SAIt è accreditata a collaborare con il MIUR - Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici e la Valutazione del Sistema Nazionale di Istruzione per l’organizzazione delle Olimpiadi Nazionali ed Internazionali di Astronomia all’interno del programma delle eccellenze.
A differenza di altre olimpiadi studentesche, le Olimpiadi di Astronomia fanno riferimento ad una disciplina che non rientra nei piani di studi come autonoma, ma per la sua intrinseca trasversalità spazia nella fisica, nella matematica, nelle scienze naturali. Malgrado queste difficoltà oggettive, nell’ultimo triennio, grazie all’azione didattica e promozionale prodotta in collaborazione con l’INAF e grazie all’organizzazione di stage e scuole nazionali, è considerevolmente aumentato sia il numero di iscritti alla fase di preselezione, sia il livello di competitività dei nostri ragazzi nella fase internazionale, con un medagliere che comincia ad essere consistente, anche per quanto riguarda gli ori e gli argenti.
Nell’ultima edizione pre-covid (2019) hanno partecipato circa 10.000 studenti e oltre 200 scuole da tutte le regioni d’Italia, con un aumento costante di partecipazione di circa il 15%/anno. Le attività organizzate e/o realizzate dalla SAIt coinvolgono il mondo della ricerca e dei professionisti, oltre 50, ma hanno nei docenti, oltre 500 docenti-tutor, e negli studenti del territorio nazionale il fulcro, l’impatto ed il successo della iniziativa.
Le Olimpiadi Internazionali del 2022: le finali si terranno a Matera: si tratta di una competizione, pur amichevole, a livello sia teorico sia pratico, istituite nel 1996, e l’Italia partecipa dal 2002. L'evento si svolge sotto il coordinamento del MIUR ed è da questo affidato alla SAIt, insieme all'INAF, per la gestione e la realizzazione di tutte le varie fasi nazionali e di quella internazionale sotto la guida di astronomi professionisti volontari. Le sedi delle varie fasi intermedie sono distribuite in tutta Italia, presso gli Osservatori Astronomici.
4. Office for Astronomy Education
La Società Astronomica Italiana (SAIt) è partner, insieme all’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF - capofila del progetto) e all’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” (coordinata dal Dipartimento di Fisica) dell'Italy Office of Astronomy for Education (I-OAE) dell’Unione Astronomica Internazionale (International Astronomical Union – IAU).
Scopo primario del progetto è quello di utilizzare l'astronomia come strumento per migliorare la didattica delle discipline STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica).
Ad oggi, l’ufficio italiano è il primo Supporting Center alla sede principale del progetto, istituita nel dicembre 2019 presso la Haus der Astronomie di Heidelberg, in Germania, e ha due aree di competenza: l’insegnamento dell’astronomia nelle scuole primarie (sotto i 12 anni) e il coordinamento delle attività nell’area geografica del Mediterraneo, in stretta collaborazione con le comunità locali di divulgatori ed educatori di ogni ordine scolastico. Dal punto di vista operativo, il Centro OAE Italia è una struttura diffusa che ha il suo quartier generale presso l’Osservatorio Astronomico di Roma (la struttura dell’INAF a Monte Porzio Catone)
5. Premi e concorsi
La SAIt, con l’intento di diffondere tra i giovani la cultura scientifica e per premiare e valorizzare i neolaureati, ha istituito i seguenti premi:
a) Premio Tacchini A partire dal 2005, centenario della scomparsa di Pietro Tacchini, tra i suoi fondatori. Il premio è riservato a tesi di dottorato di ricerca di carattere astrofisico.
b) Concorso Schiaparelli inserito all’interno del programma della Settimana Nazionale dell’Astronomia. Il concorso, svolto in collaborazione con l’INAF-Osservatorio Astronomico di Brera, è rivolto agli studenti della scuola secondaria di I e II grado ed è dedicato a Giovanni Virginio Schiaparelli, astronomo e storico della scienza, noto in particolare per i suoi studi su Marte. La premiazione dei vincitori avviene in occasione della cerimonia inaugurale della finale nazionale delle Olimpiadi di Astronomia.
c) Concorso in “Memoria di Olga” Il concorso, istituito nel maggio 2008, vuole ricordare la bambina Olga Panuccio, vittima di una feroce aggressione mafiosa insieme con i suoi genitori. Con questo concorso la SAIt desidera contribuire ad una riflessione sulle violenze che coinvolgono i bambini e, convinta che il cielo stellato sia il luogo che idealmente accoglie ogni bimbo scomparso. Il concorso è rivolto agli alunni della scuola dell’infanzia e primaria ed intende stimolare in essi l’osservazione del cielo notturno. È articolato in due sezioni: disegno con tema “Disegnate il cielo” e composizione letteraria con tema “Raccontate il cielo”. La premiazione dei lavori vincitori si tiene annualmente il 20 novembre, giornata nazionale dedicata ai diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.
d) Premio “Giovanni Bignami” Per onorare la memoria del prof. Giovanni Bignami, la SAIt e la Società Italiana di Fisica (SIF) hanno approvato nel dicembre del 2017 la costituzione di un premio congiunto destinato ad un giovane ricercatore che si sia particolarmente distinto in uno specifico settore della ricerca.
e) Premio Lorenzoni Istituito in collaborazione con l’INAF/Osservatorio Astronomico di Padova, grazie alla sponsorizzazione di “Officina Stellare” (industria del settore astronomico). Volto a premiare il miglior articolo scientifico di carattere astrofisico pubblicato nell’ultimo triennio avente come primo autore/autrice un/una giovane. Il premio, viene consegnato durante il congresso annuale.
f) Premio Cosmos Il “Premio Cosmos” ( https://premiocosmos.org ) è finanziato per intero dalla “Fondazione Bracco”. È una iniziativa di un gruppo di scienziate e scienziati italiani di fama internazionale, in sinergia con la SAit, la Città Metropolitana di Reggio di Calabria – “Planetario Pythagoras”, e l’Accademia dei Lincei, con l’obiettivo di promuovere la cultura scientifica in Italia e nel Sud in particolare. Oltre al “Premio Cosmos”, assegnato direttamente dal Comitato Scientifico ad un'opera di divulgazione scientifica selezionata tra quelle inviate dalle case editrici, l'iniziativa prevede il coinvolgimento degli studenti e delle studentesse con l'obiettivo di renderli protagonisti di un'importante iniziativa scientifica, e di offrire loro la possibilità, attraverso la lettura di opere di divulgazione scientifica, di sviluppare capacità critiche. Il “Premio Cosmos degli Studenti" è assegnato ogni anno all’opera ritenuta meritevole dagli Istituti partecipanti attraverso il sistema delle “Giurie Scolastiche" attivate presso gli istituti scolastici di secondo grado sul territorio nazionale e le scuole italiane all’estero.
g) Concorso nazionale "Mi illumino di meno...per rivedere le stelle "Nell’ambito del Protocollo di Intesa MI-SAIT, rivolto alle studentesse e agli studenti e allievi delle scuole di ogni ordine e grado. Il concorso intende stimolare la sensibilità dei partecipanti al tema dell'inquinamento luminoso, nei suoi risvolti culturali ed economici, e coinvolgere gli allievi nella rilevazione di dati e nell'osservazione del cielo.
Vedi anche
In occasione dell'anniversario della scomparsa di Dante, la Società Astronomica Italiana promuove una petizione in difesa del cielo stellato https://www.sait.it/node/632 (10003 firme al 6/12/2021).
h) Premio Guido Horn D’Arturo ideatore nel 1932 del "telescopio a tasselli" oggi usato ad es. per il James Webb Space Telescope (JWST) che verrà lanciato dalla NASA il 22 Dic 2021, successore dell’Hubble Space Telescope (HST) . Dopo il reintegro e il rientro all'Osservatorio di Bologna, nel 1952 Horn d'Arturo portò a termine la costruzione di uno specchio da 1,8 m di diametro, allora il più grande in Italia, composto da 61 specchi esagonali, ognuno dei quali regolabile per fornire la prevista curvatura e comporre l'insieme delle singole immagini nel piano focale. Dedicato alla migliore tesi di dottorato, indirizzo tecnologico.
6. Diffusione e divulgazione: fruibilità e risultati delle iniziative ed ampiezza dell’utenza raggiunta.
Molte iniziative, organizzate in occasione di importanti eventi nazionali ed internazionali (Settimana Nazionale della cultura scientifica e tecnologica, Notte dei Ricercatori, Notte della Luna, Occhi su Saturno, Settimana dell’Astronomia, Eventi legati ad eclissi etc. etc. tanto per citarne alcune), sono rivolte al grande pubblico con una massiccia partecipazione (decine di migliaia in un anno, sparse sull’intero territorio nazionale).
L’intento è sempre quello di comunicare in modo oggettivo argomenti di rilevante importanza culturale e sociale. L’attività di divulgazione è ben distribuita sul territorio nazionale anche grazie alla presenza delle Sezioni della Società.
Le sezioni oggi attive sono: la Sezione Abruzzo - Marche; la Sezione Calabria - Planetario Provinciale di Reggio Calabria; la Sezione Piemonte – Valle D’Aosta; la Sezione Puglia; la Sezione Toscana; la Sezione Veneto. In questo contesto inoltre, la SAIt collabora proficuamente in molte occasioni con le attività divulgative che vengono svolte nelle varie sedi dell'INAF.
7. Pubblicazioni
Un ruolo importante di promozione culturale e scientifica viene svolto dalle riviste edite e pubblicate dalla SAIt.
1. Le Memorie della Società Astronomica Italiana, pubblicate sin dal 1872, sono dedicate alla pubblicazione in lingua inglese di resoconti di congressi. La SAIt nel 2019 ha avviato la pubblicazione on-line delle Video-Memorie, registrazione con indice di interi convegni scientifici. Al momento la pubblicazione è stata sospesa a causa dell’emergenza pandemica da Covid-19.
2. Il Giornale di Astronomia, pubblicato dal 1975, rivolto ad un pubblico generico fornendo informazioni aggiornate sulle tematiche astrofisiche più recenti. Accoglie lavori di studiosi di Storia della Scienza, di Storia dell’Astronomia e di curiosità astronomiche, così come relazioni su esperienze didattiche di astronomia presentate dagli stessi docenti. Si trovano anche articoli di attualità scientifica insieme a quelli sulla presenza dell'astronomia nelle arti, nonché una apprezzatissima ed aggiornata rubrica di recensioni sulle ultime pubblicazioni astronomiche, il tutto garantito dalla serietà e correttezza scientifica dei curatori.
8. Dotazione strumentale scientifico-multimediale
Il Planetario della Città Metropolitana di Reggio Calabria
La dotazione strumentale scientifico-multimediale è costituita principalmente dal Planetario “Pythagoras” della Città Metropolitana di Reggio Calabria, di cui la SAIt ha la gestione da quando è stato costruito (2004). Si tratta di un moderno planetario da 70 posti, con una cupola esterna di 12 m di diametro e una interna, sospesa, del diametro di 8 m. A tale struttura fanno da cornice una discreta biblioteca, una consistente strumentazione accessoria finalizzata alle attività di fotografia e spettroscopia astronomica che include cinque telescopi, con apertura fino a 30 cm, e numerosi accessori, tra cui spicca un obiettivo fish-eye
Il Planetario costituisce ormai un polo di attrazione per le scuole e il pubblico di tutta l’Italia meridionale, Sicilia orientale compresa, come dimostrano le oltre 9.000 presenze annue (escluso il 2020 a causa della chiusura dovuta all’emergenza pandemica da Covid-19).
Il Planetario assume il ruolo guida per la didattica e la divulgazione e attorno a esso si è formato un valido gruppo di divulgatori, sia impiegando professionalità locali, sia approfittando della vicinanza dell’Osservatorio Astrofisico di Catania, da cui provengono numerosi professionisti, nonché usufruendo della disponibilità di soci astronomi provenienti da altre parti d’Italia.
La SAIt è stata capofila di un progetto nell’ambito della Legge 6/2000 Titolo IV per l’uso del planetario come strumento per l’insegnamento non formale delle discipline scientifiche, e dell’astronomia in particolare.
9. Collaborazioni con altri Enti e partecipazione a progetti e/o programmi nazionali, comunitari o internazionali
La SAIt collabora con l’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF), con l’INFN, con diverse Università italiane e altri Enti di Ricerca (CNR, EAS) e delle Agenzie Spaziali (ASI, ESA, NASA), nazionali e internazionali, che si occupano di Astronomia, Astrofisica e Cosmologia.
È anche accreditata presso l'International Astronomical Union (IAU), l'organizzazione internazionale che riunisce l'astronomia mondiale, e che recentemente si è fatta carico di sviluppare pacchetti didattici (ASTRO-EDU), ha fondato un'organizzazione per portare la cultura nei paesi meno fortunati (ODA) e ha sviluppato una rete di divulgazione (Office for Astronomy Outreach OAO).
Una componente non trascurabile del proprio corpo sociale è costituita da insegnanti di Fisica e Matematica, e questo le consente di operare in sinergia con la Società Italiana per l’Insegnamento della Fisica (SIF) e varie associazioni di categoria come l’associazione insegnanti di Fisica (AiF) e quella di scienze Naturali (ANISN).
La SAIt è partner, insieme all’INAF, capofila del progetto, e all’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” dell'Italy Office of Astronomy for Education (I-OAE) dell’Unione Astronomica Internazionale (International Astronomical Union – IAU).
10. Efficacia della comunicazione esterna e della presentazione del sito web.
Tutte le iniziative svolte d’intesa con il MIUR vengono pubblicate sul sito istituzionale dello stesso e trasmesse via intranet a tutte le direzioni scolastiche regionali. Le numerose iniziative svolte in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Astrofisica sono pubblicate sul portale https://www.media.inaf.it/ (accreditato ANSA). Tutte le attività ed iniziative della Società Astronomica Italiana sono, comunque, tempestivamente pubblicate sul sito web ufficiale della Società, nonché sui siti web delle varie sezioni regionali.
PROSSIMO TRIENNIO…..
I settori di attività, proseguendo nei filoni già consolidati da anni, riguarderanno:
Programma di attività e impegni programmati ….
L'attività della SAIt dei prossimi anni si articolerà essenzialmente nella promozione di studi nel campo dell'Astronomia e nella diffusione dei relativi risultati nonché degli aspetti culturali connessi. I due ambiti, ossia la promozione e la diffusione della scienza dell'Universo, sono difatti stabiliti dall'art. 1 dello Statuto societario e confermati dall'art.1 del Regolamento, che aggiunge, sottolineandolo, anche l'intervento didattico. L'impegno costante della SAIt si è profuso lungo queste direzioni ormai da quasi un secolo, con riconoscimenti anche internazionali.
I principali settori di attività, proseguendo nei filoni già consolidati da anni, riguarderanno:
• l'editoria: pubblicazione nazionale del “Giornale di Astronomia” e delle “Memorie della Società Astronomica Italiana”. Sarà ripresa la pubblicazione on-line delle Video-Memorie, sospesa a causa dell’emergenza pandemica da Covid-19;
• la partecipazione e il supporto a Convegni di Astronomia o di Storia dell'Astronomia, ed anche ad eventi astronomici, anche in collaborazione con altri Enti, ed iniziative scientifiche e didattiche, anche con valenza internazionale;
• collaborazione alla preparazione e gestione dei contenuti didattici delle piattaforme interattive digitali EDUINAF e ASTROEDU-IAU, in sinergia con l’Istituto Nazionale di Astrofisica;
• con modalità e cadenza variabile (sulla base della disponibilità di fondi specifici), borse di studio e premi per neo-laureati, dottorandi e giovani ricercatori meritori;
• rafforzamento della presenza sul territorio attraverso le attività delle Sezioni locali con corsi tematici, conferenze e serate pubbliche di osservazioni, per diffondere la cultura astronomica;
• l'aggiornamento e la formazione scientifica degli insegnanti di scuola superiore tramite scuole nazionali di astronomia ed astrofisica nella progettazione di percorsi formativi. Tali scuole saranno caratterizzate da una full-immersion continua tra docenti e discenti. È prevista l’implementazione di nuove scuole presso le sezioni SAIt;
• organizzazione della settimana dell’Astronomia, giunta alla XX edizione (Aprile);
• organizzazione delle Olimpiadi Italiane di Astronomia e della relativa partecipazione alle Olimpiadi Internazionali di Astronomia, che si sviluppa durante l'anno scolastico attraverso varie fasi nazionali. In particolare, si continuerà ad organizzare lezioni on-line, molto efficaci durante il periodo pandemico, si realizzeranno nuove dispense, e si continuerà la pubblicazione di esercizi svolti e commentati, al fine di agevolare il lavoro di preparazione da parte dei docenti e degli studenti;
• organizzazione di stage di preparazione alle Olimpiadi Internazionali di Astronomia (Asiago, Stilo-RC, Matera, Telescopio Nazionale Galileo (Isole Canarie);
• promozione di una sempre più stretta connessione fra ricerca e scuola per fornire un maggiore scambio di informazione tra i ricercatori e gli insegnanti attraverso la realizzazione di servizi e progetti specifici e i vari concorsi nazionali “Schiaparelli” e “In memoria di Olga”;
• produzione e divulgazione di materiali didattici utili al rinnovamento delle metodologie didattiche;
• percorsi per le “Competenze Trasversali e l’Orientamento (PCTO)”. La definizione dei percorsi per il conseguimento di competenze trasversali e per lo sviluppo della capacità di orientarsi nella vita personale e nella realtà sociale e culturale è stata definita con chiarezza dalle linee-guida formulate dal MIUR ai sensi dell’articolo 1, comma 785, legge 30 dicembre 2018, n. 145, che modificava in parte l’alternanza scuola-lavoro, così come definita dalla legge 107/2015 (“La Buona Scuola”).
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