Accorpamento dell’Istituto Nazionale di Astrofisica in altro Ente

Pubblichiamo la
Lettera del Presidente

Al Signor Presidente della Repubblica
Onorevole Giorgio Napolitano

Al Signor Ministro della Istruzione, Università e Ricerca
Prof. Francesco  Profumo

Oggetto: Accorpamento dell’Istituto Nazionale di Astrofisica in altro Ente
 
Illustre Signor Presidente, 
Illustre Signor Ministro,
come Presidente della Società Astronomica Italiana vedo con preoccupazione  il rincorrersi di notizie giornalistiche secondo le quali l’Istituto Nazionale di Astrofisica dovrebbe fondersi con altri Enti di Ricerca all’interno del CNR. A questo proposito sento il dovere di farle presente che  la eventuale perdita di autonomia dell’Istituto Nazionale di Astrofisica, rischia di avere drammatiche conseguenze per il futuro della Ricerca in Astrofisica nel nostro Paese. Non è necessario che io ribadisca l’eccellenza della Ricerca condotta e promossa dall’INAF perchè questa è verificabile secondo le procedure standard internazionali che attestano che l’INAF è ai livelli più elevati della classifica intenazionale. Non è parimenti necessario che Le faccia presente che, a partire dal 2000, l’INAF è stata soggetta a tre riforme profonde e la quarta, della quale si parla, rischierebbe di mettere i ricercatori in uno stato di  incertezza normativa quando ancora non  sono stati assorbiti i cambiamenti delle precedenti riforme. Desta  peraltro  sorpresa che immediatamente a valle  dell’impegnativa raccolta di dati per la Valutazione della Qualità della Ricerca, si pensi di procedere a un accorpamento  che ignorerebbe completamente l’esito della Valutazione promossa dal Ministero.
Sfugge peraltro a quale tipo di ottimizzazione si ispiri una iniziativa che non avrebbe sicuramente alcun effetto di risparmio ma che, aumentando la complessità di un nuovo Ente che raggrupperebbe realtà molto disomogenee, non potrebbe che  intralciare l’operatività degli Istituti che dovrebbero fondersi. Mi permetta di concludere, Signor Presidente, Signor Ministro,  ricordando  che la Società Astronomica Italiana, che ho l’onore di presiedere, è nata in concomitanza con l’Unità del nostro Paese, nel 1870, quando non si erano ancora spenti i conflitti generati dalla nascita dello Stato Unitario, dando un contributo importante anche alla unificazione del nostro Paese. Da quell’epoca la Società è vissuta perchè è sempre riuscita a far convivere l’anima scientifica, quella didattica e quella –perchè no? – che viene evocata dalla osservazione del cielo notturno. Se non vogliamo che la vita dei nostri giovani venga riempita soltanto da concetti legati allo Spread, ai Bund e ai BTP, dobbiamo continuare a mantenere viva una disciplina tanto antica e, sopratutto, tanto legata al futuro.
Dobbiamo far vivere l’Astronomia e l’Astrofisica
 
Con i miei più rispettosi saluti,
Roberto Buonanno