Convocazione Assemblea telematica dei Soci SAIt
Convocazione Assemblea telematica dei Soci SAIt 14 Giugno ore 16:00
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Conferenza Pubblica: “Quale scienza con JWST?”
14 Giugno 2022 ore 15:00
É convocata l’Assemblea annuale dei Soci che si terrà, anche quest’anno in forma telematica nell’incertezza della situazione sanitaria, in prima convocazione domenica 12 giugno alle ore 07.00 e in seconda convocazione martedì 14 giugno 2022 alle ore 16.00 (https://www.sait.it/node/661).
Nei giorni precedenti all’Assemblea verranno comunicate e pubblicate le modalità di partecipazione.
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L'Assemblea dei Soci SAIt sarà preceduta dalla CONFERENZA PUBBLICA sul JWST, il Telescopio Spaziale che promette di rivoluzionare molte delle attuali conoscenze in Astronomia.
JWST è certamente la missione più complessa, e più costosa, della NASA.
La sua storia inizia ufficialmente 20 anni fa quando, nel 2001, è stata proposta dalla National Academy che ne stimò il costo intorno al miliardo di dollari, con il lancio previsto nel 2010. A maggio 2021, secondo le stime dello US Government Accountability Office, il prezzo era salito a 9.7 miliardi, praticamente decuplicato rispetto alle prime ottimistiche stime, con la data di lancio ritardata di 11 anni.
Per questo, quando, il giorno di Natale dello scorso anno, ha preso il volo, c’era curiosità, trepidazione, ma anche sollievo. Finalmente si chiudeva una fase del progetto e si poteva guardare al futuro che iniziava con un lungo viaggio verso la sua meta astronomica, il punto Lagrangiano L2 a 1,5 milioni di chilometri dalla Terra.
L’abbiamo ammirato splendere al Sole qualche decina di minuti dopo il lancio, quando la telecamera montata sul razzo vettore, che aveva esaurito il suo compito e si era staccato, ha ripreso il parallelepipedo scintillante che stava estendendo il pannello solare. É la prima, e l’unica, immagine del telescopio in orbita.
Il lanciatore Ariane5 salutava il suo carico che aveva immesso perfettamente in traiettoria tanto che la NASA non ha dovuto fare correzioni di rotta. JWST ha così potuto risparmiare carburante e questo allungherà la vita della missione ben oltre le più ottimistiche previsioni. Adesso si parla di 20 anni, il doppio della durata prevista. Durante il lungo viaggio, che ha richiesto circa un mese, sono state fatte oltre 300 manovre per dispiegare il telescopio ed il suo parasole che erano stati meticolosamente impacchettati.
A fine gennaio, il telescopio è arrivato a destinazione. In caso ci fossero dubbi, la luce solare riflessa dall’ombrello in kapton è stata vista sia da strumenti a terra sia dalla missione Gaia dell’ESA, che orbita anch’essa intorno a L2. Mentre lo strumento MIRI era in via di raffreddamento per raggiungere la gelida temperatura richiesta, si è lavorato all’allineamento dei 18 specchi esagonali che compongono lo specchio primario, un lavoro certosino che va fatto con esattezza assoluta per avere uno specchio all’altezza delle aspettative.
L’ immagine di prova dello strumento NirCam, dopo una prima sessione di allineamento, è, di gran lunga la migliore immagine mai ottenuta nell’infrarosso vicino. E lo stesso è avvenuto per lo strumento MIRI che, raggiunta la temperatura di -266°, ci ha regalato un’immagine straordinariamente nitida.
Ed è solo l’inizio di quella che promette di essere una rivoluzione astronomica.
La conferenza avrà inizio il 14 giugno alle ore 15.
Interverranno:
- Monica Tosi, Presidente del comitato che ha selezionato le proposte di osservazione di JWST;
- Adriano Fontana, responsabile della divisione per la strumentazione ottica e infrarossa di INAF.
Coordinerà la presentazione: Patrizia Caraveo, membro del Consiglio Direttivo SAIt.
L’evento sarà trasmesso in streaming sul canale YouTube della SAIt, al seguente link: https://youtu.be/e6oN14nJmjE
Per maggiori informazioni, scrivere a: segreteria@sait.it